Nel 2012 la specie di tartarughe giganti Chelonoidis abingdonii, un simbolo delle Isole Galapagos, si è estinta. L’ultimo individuo, Lonesome George, è morto all'età di 100 anni. Dal nostro punto di vista, un secolo è parecchio tempo, ma si può dire che George fosse ancora nel fiore degli anni: la sua specie può vivere fino a 200 anni! Quale è il trucco? L'analisi del DNA di Lonesome George e di un'altra specie di tartarughe giganti (Aldabrachelys gigantea) ha messo in luce le caratteristiche di questi animali, tra cui la loro resistenza al cancro e all'invecchiamento.
Crispr-Cas9, la forbice molecolare che permette di tagliare e cucire il DNA con inedita precisione, è anche una promettente arma nella lotta contro il cancro. Per la prima volta negli Stati Uniti è in corso una sperimentazione clinica con risultati preliminari soddisfacenti.
Luigi Aurisicchio, presidente di Vitares, ci racconta un’esperienza veramente particolare. Nel 2017 ha partecipato a una spedizione scientifica in California, allo zoo di El Paso, con lo scopo di curare il cancro alla mammella di un elefante di nome Juno, uno splendido esemplare femmina di 50 anni. Che oggi sta molto meglio, ed è in attesa di ricevere un nuovo trattamento.
Elefanti e balene hanno qualcosa in comune: sono mammiferi di grandi dimensioni che non si ammalano di cancro tanto spesso quanto dovrebbero. Animali giganteschi, con molte più cellule rispetto a noi che possono accumulare mutazioni e trasformarsi in cellule cancerose: allora perché la loro probabilità di sviluppare il cancro è circa 1000 volte inferiore alla nostra?